Menu principale:
Magnifica PAN
Banda dell'Aeronautica
Inno dell'Aeronautica Militare Italiana
Breve storia
L'acrobazia aerea militare collettiva ha avuto la sua prima espressione verso la fine degli anni '20, presso l'Aeroporto di Campoformido, sede del 1° Stormo Caccia. Il Comandante, Colonnello Bino Corso Fougier, pioniere ed iniziatore del volo acrobatico collettivo in Italia, convinse lo Stato Maggiore dell'allora Regia Aeronautica che il pilota militare perfetto avrebbe potuto utilizzare l'aeroplano con la massima efficacia nell'impiego bellico solo dopo aver acquisito sicurezza, padronanza, sensibilità e coordinazione in qualsiasi assetto di volo. Da allora si formarono, nei vari reparti da caccia, numerose pattuglie, con compiti sia addestrativi che dimostrativi, pronte ad esibirsi nelle più importanti manifestazioni aeree italiane ed estere.
In molti ricorderanno ancora nomi come Cavallino Rampante, Getti Tonanti, Diavoli Rossi e Lanceri Neri, entrati ormai nella leggenda dell'acrobazia aerea. Lo Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare decise nel 1961 di costituire una sola Pattuglia Acrobatica Nazionale composta da piloti provenienti da tutti i reparti dell'Aeronautica Militare.
Ruolo operativo della Pattuglia
In caso di emergenza nazionale il 313° Gruppo potrebbe essere utilizzato insieme agli altri Reparti più prettamente operativi dell'Aeronautica Militare. Per questo motivo, nel periodo invernale i piloti intensificano l'attività di addestramento operativo con missioni in formazione tattica, esercitazioni di tiro aria-suolo e cooperazioni con altri reparti dedicati al supporto Aereo-Ravvicinato delle truppe a terra. Tutti i piloti della PA.N., già qualificati "pronti al combattimento" da almeno due anni sulle linee operative di provenienza, mantengono le abilitazioni nel molo Caccia Bombardiere sfruttando al meglio le doti di maneggevolezza, velocità ed autonomia del velivolo di linea. L'armamento comprende bombe, razzi e cannoni.
Addestramento invernale
Al termine della stagione di manifestazioni inizia per le Frecce Tricolori un periodo altrettanto impegnativo. È necessario infatti intensificare l'addestramento acrobatico dei piloti neoassegnati, seguendo un programma molto graduale, che li porterà sotto la supervisione dei piloti più anziani, ad esibirsi nella stagione successiva con la tradizionale professionalità e sicurezza. Oltre ai briefing con il proprio istruttore, il pilota in addestramento può utilizzare i consigli del Comandante in "Biga" e l'ausilio del filmato del volo, ripreso da terra. Oltre ai piloti nuovi assegnati, che vengono selezionati fra i migliori dei Reparti da Caccia, si devono addestrare anche i gregari che cambiano la loro posizione in Formazione. I ruoli di ( a pò formazione, Pony 6 e Solista sono particolarmente importanti e richiedono circa 200 ore di volo di addestramento specifico. L'ultima parte dell'addestramento, a formazione completa riguarda i voli sull'acqua, sull'erba e su altri aeroporti militari.